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05/03/16

come nasce il sado/masochismo

Il primo a prendere in considerazione le due devianze come qualcosa che poteva dare vari tipi di piacere a seconda di chi le praticava, fu Haverlock Ellis che, innanzitutto restrinse i due concetti sotto l'unica definizione di algolagnia, definendoli "godimento di sensazioni dolorose", recepite e inflitte come "atti d'amore".
Un ulteriore passo avanti fu fatto dall'antropologo Paul Gebhard che localizzò le origini dei due fenomeni sia in tutte le relazioni di dominanza e sottomissione attuate nella società, sia nell'aggressività che, comunque è presente in ognuno di noi.
Fu lui a denominare in un unico termine le due parole, da qui sadomasochismo.
Oggi come oggi sarebbe meglio cercare di spiegare il sadomasochismo,comprendente determinate caratteristiche: rapporti di dominio/sottomissione, dolore che porti godimento, fantasia, giochi di ruolo, umiliazioni e mortificazioni consapevoli, feticismo.
Sadismo
Termine coniato nei primi anni del '900, insieme a "masochismo", dallo psicologo Richard von Krafft-Ebing, sotto la categoria di "anomalie sessuali distinte ma correlate tra loro", infatti nel suo trattato del 1885, "Psychopathia Sexualis", lo definiva così -"l'esperienza di sensazioni sessuali piacevoli, orgasmo compreso, prodotta da atti di crudeltà, punizioni corporali inflitte sulla propria persona o in presenza di altri, sia animali o persone....
può consistere anche in un innato desiderio di umiliare, di fare male, ferire o persino distruggere gli altri, per lo scopo di ottenere il proprio godimento sessuale"-.
Lo stesso psicologo però, decretò che in molte coppie era difficile distinguere la normale sessualità da queste pratiche, visto che molti le praticavano giudicandole normali giochi di coppia.

Il Marchese de Sade.
Letteralmente il termine trae origine dalla letteratura e deriva da Donatien Alphonse Francois de Sade, scrittore francese e rivoluzionario del 1700, passato alla storia tra ingiuria e mitizzazione grazie ai suoi romanzi al limite della pornografia, nei quali non mancano raffigurazioni di estrema crudeltà sessuale. C'è chi l'ha definito pornografo e sordido mostro e chi "padre dell'erotismo" (parole di Baudelaire).
Nato a Parigi nel 1740, studi severissimi presso religiosi, sin da giovane la sua vita sarà attraversata dagli azzardi, dalle riflessioni intellettuali, da esperienze erotiche brutali condite da fughe rocambolesche e prigionia.
La reclusione in carcere, in un'altalena di fuori e dentro rappresenterà i due terzi della sua vita, ma sarà il pretesto per la produzione di tutte le sue opere e della teorizzazione di una nuova filosofia che accettava come naturali tutte le devianze criminali e sessuali, considerandole parte intrinseca dell'attività umana.

Masochismo
questo termine deve la sua origine a von Krafft-Ebing e si riferisce a quelle persone che -"sono controllate dall'idea di essere completamente e incondizionatamente soggetti alla volontà di una persona del sesso opposto, una persona che le tratti da padrone, umiliandoli e abusando di loro.

Un'idea colorata da sentimenti di lussuria; il masochista vive una fantasia nella quale crea situazioni di questo genere e spesso tenta di realizzarle"-.

Storicamente anche questa parola ha un origine letteraria, deriva infatti dalle opere di Leopold von Sacher-Masoch.
Nato a Lemborg nel 1836, scrittore apprezzato, giornalista e critico, nei suoi romanzi appaiono i primi cenni ad omosessualità e travestitismo.
Nelle sue due opere più famose, "Venere in pelliccia" e "Donna divorziata" i temi centrali sono la donna sempre crudele e l'iniziazione pedagogica masochista, tra flagellazioni varie fino al supplizio sulla croce e all'antropofagia, senza però mai parlare di rapporti sessuali nudi e crudi.
Tenendo come buona la terminologia di Krafft-Ebing, Freud teorizzò però che i due fenomeni fossero molto più strettamente correlati -"Colui che prova piacere causando dolore agli altri ha anche la capacità di provare il dolore entro relazioni sessuali come se si trattasse di piacere.
Un sadista è simultaneamente anche un masochista, anche se la parte attiva o passiva della perversione può essere più o meno sviluppata dell'altra

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